L’ Analisi fondamentale tende ad individuare il valore intrinseco delle azioni di una società quotata. Tale valore viene confrontato col valore espresso dal mercato. Si investe sui titoli sottovalutati, confidando nel fatto che prima o poi il mercato correggerà la sottovalutazione.
METODOLOGIA
1. ANALISI DEL CONTESTO MACROECONOMICO: Si valutano le condizioni e gli scenari macroeconomici globali relativi alle diverse aree economiche, al fine di determinare i mercati su cui investire.
2. ANALISI SETTORIALE: si formulano previsioni sulle prospettive future di business dei vari settori economici. Questa analisi può richiedere competenze molto particolari e può richiedere valutazioni che vanno al di là delle semplici considerazioni economico-finanziarie (es.: biotecnologie, high tech).
3. VALUTAZIONE DELLE SINGOLE SOCIETÀ: si analizzano i bilanci e si costruiscono indici in grado di esprimere il valore intrinseco dalla società , che viene confrontato con la quotazione espressa dal mercato al fine di valutare la eventuale sottovalutazione dell’ impresa.
CRITERI DI VALUTAZIONE
L’ analisi finanziaria ha espresso diverse metodologie di valutazione aziendale. La più semplici e diffuse tipologie sono:
VALUTAZIONE ATTRAVERSO GLI INDICI DI BILANCIO
Il bilancio viene riclassificato in base a criteri finanziari e vengono individuati indici in grado di esprimere la solidità e la redditività dell’ impresa. Ricordiamo:
INDICE DI SOLIDITA’ (DEBT/EQUITY): rapporto tra Indebitamento finanziario e Patrimonio netto. Esprime la dipendenza dell’ impresa dalle fonti di finanziamento esterne ed anche la vulnerabilità dell’ impresa a variazioni nei tassi di interesse. Valori < 0,5 sono ottimali. Valori > 1 sono preoccupanti.
INDICE DI REDDITIVITA’ DELLA GESTIONE CARATTERISTICA (ROI): rapporto tra utile operativo e capitale investito. Esprime la capacità di generare reddito con l’ attività tipica dell’ impresa. E’ soddisfacente se supera il costo dell’ indebitamento. In tal caso risulta conveniente all’ impresa prendere danaro in prestito per investirlo nell’ attività caratteristica (leverage).
INDICE DI REDDITIVITA’ GLOBALE (ROE): rapporto tra utile netto e patrimonio netto. Esprime la capacità di remunerare il capitale proprio ed è un indicatore sintetico di efficienza. E’ soddisfacente se supera il tasso di rendimento di investimenti privi di rischio (titoli di Stato).
METODO DEI MULTIPLI DI MERCATO
Si costruiscono dei particolari indicatori che esprimono dei rapporti tra prezzo di mercato e particolari grandezze di bilancio. Tali indicatori (multipli) vengono poi paragonati con quelli espressi da un campione di aziende quotate il più possibile simili alla societ da valutare. Il presupposto alla base di tale metodo è che il valore di una societ non può differire in modo significativo dal valore espresso dal mercato per aziende di dimensioni analoghe, dello stesso settore ed operanti sui medesimi mercati geografici. Eventuali differenze significative rispetto al campione tendono ad essere prima o poi colmate.
RAPPORTO PREZZO/UTILI (P/E): è il pi usato e famoso. Esprime il rapporto tra prezzo del titolo e utile netto per azione. Spesso si usa l’ utile storico, ma meglio sarebbe utilizzare l’ utile atteso per l’ esercizio in corso e per quelli futuri. Esprime il numero di anni che occorrono per ripagare con gli utili l’ investimento effettuato. Rapporti bassi indicano sottovalutazione, alti invece sopravvalutazione. Non esiste un valore ottimale. Dipende dal settore di riferimento. Esistono differenze rilevanti tra i P/E medi dei vari settori. In linea di massima i settori pi maturi hanno P/E inferiori, mentre i settori più innovativi e dotati di prospettive di crescita (settori growth) hanno P/E più alti. Scostamenti significativi dal P/E medio del settore di appartenenza, che non siano motivati da eventi eccezionali, sono un indicatore di possibile sopra/sottovalutazione.
RAPPORTO PREZZO/PATRIMONIO NETTO (P/BV): Esprime la relazione tra prezzo e valore del patrimonio netto per azione (in inglese Book Value). Il Book Value è la differenza tra attività e passività di bilancio, oppure ( lo stesso) la somma di Capitale sociale e riserve. E’ un indicatore molto usato per le società dei settori finanziario, bancario, assicurativo. Meno per le aziende industriali. Il rapporto P/BV indica quanto il mercato disposto a pagare oltre il valore patrimoniale dell’ azienda. P/BV < 1 indica sottovalutazione, poiché la valutazione espressa dal mercato è addirittura inferiore al valore patrimoniale, senza tenere conto di alcuna prospettiva reddituale. P/BV < 0,5 indica pessima valutazione e rivela prospettive reddituali molto negative, forse anche rischi di crisi.
Esistono poi altri metodi di valutazione più sofisticati, che tralascio anche perché il loro calcolo non è alla portata del semplice risparmiatore, richiedendo dati che non sono facilmente disponibili. I principali Multipli ed anche alcuni indici di bilancio sono reperibili sui settimanali finanziari.
sabato 29 marzo 2008
Analisi Tecnica : Tipo di Grafico
Esistono numerosi tipi di visualizzazione dei grafici, ma questi sono i principali:
- Line chart;
- Bar chart;
- Candlestick chart;
LINE CHART
Il line chart ci fa vedere l'andamento generale del prezzo.
BAR CHART
Il bar chart invece ci mostra anche simultaneamente i prezzi di apertura e chiusura, con il prezzo più basso e quello più alto in un determinato periodo.
Sotto è riportato un esempio delle caratteristiche di una singola barra.
CANDLESTICK CHART
Come il grafico a barre il candlestick ci fornisce i valori massimi e minimi di un certo range di tempo in verticale ma con delle informazioni in più.
Se il blocco è colorato in nero (o rosso) significa che quel titolo ha chiuso più in basso di quando ha aperto, viceversa se è bianco (o verde) significa che quel titolo ha chiuso più in alto di quando ha aperto.
Sotto è riportato un esempio di visualizzazione con Candlestick.
Questo tipo di grafici serve per aiutare la visualizzazione e rendere più immediata la lettura, e sono molto utili per capire i rovesciamenti di trend.
Ecco un link utile per approfondire l' argomento : LINK
- Line chart;
- Bar chart;
- Candlestick chart;
LINE CHART
Il line chart ci fa vedere l'andamento generale del prezzo.
BAR CHART
Il bar chart invece ci mostra anche simultaneamente i prezzi di apertura e chiusura, con il prezzo più basso e quello più alto in un determinato periodo.
Sotto è riportato un esempio delle caratteristiche di una singola barra.
CANDLESTICK CHART
Come il grafico a barre il candlestick ci fornisce i valori massimi e minimi di un certo range di tempo in verticale ma con delle informazioni in più.
Se il blocco è colorato in nero (o rosso) significa che quel titolo ha chiuso più in basso di quando ha aperto, viceversa se è bianco (o verde) significa che quel titolo ha chiuso più in alto di quando ha aperto.
Sotto è riportato un esempio di visualizzazione con Candlestick.
Questo tipo di grafici serve per aiutare la visualizzazione e rendere più immediata la lettura, e sono molto utili per capire i rovesciamenti di trend.
Ecco un link utile per approfondire l' argomento : LINK
Analisi Tecnica : Supporti e Resistenze
I supporti e le resistenze sono tra le cose più utilizzate nelle analisi dei grafici.
nell'esempio proposto dall'immagine la linea si sta spostando a zig zag verso l'alto, questo significa che il trend è in salita e che è consigliabile acquistare(long). Quando il mercato sale e poi scende come in questo caso i punti di massimo raggiunti in precedenza diventano delle resistenze mentre i punti più bassi dei supporti.
Ci sono 2 cose da evidenziare:
-quando il mercato attraversa una resistenza, quella resistenza diventa un supporto;
-in base a quante volte il prezzo testa un livello di resistenza o di supporto senza oltrepassarlo la resistenza o il supporto vengono considerati più o meno forti.
Le linee di trend sono utilissime per capire se effettuare uno short o un long, purtroppo non sono molto semplici da interpretare.
Nella loro forma base le linee di trend positivo vengono tracciate nei punti passanti per le aree di supporto principali mentre quelle di trend negativo lungo le aree di resistenza.
I punti più alti raggiunti dai supporti vengono chiamati picchi mentre quelli più bassi delle resistenze vengono chiamate valli.
Per creare dei canali bisogna tracciare una linea parallela al trend e farla passare per l'ultimo picco o valle raggiunto dal titolo.
Quando il prezzo colpisce la linea di trend più bassa è un segnale di long mentre quando colpisce la linea più alta si ha invece un segnale di short.
Ricordatevi sempre che è molto pericoloso investire contro il trend.
nell'esempio proposto dall'immagine la linea si sta spostando a zig zag verso l'alto, questo significa che il trend è in salita e che è consigliabile acquistare(long). Quando il mercato sale e poi scende come in questo caso i punti di massimo raggiunti in precedenza diventano delle resistenze mentre i punti più bassi dei supporti.
Ci sono 2 cose da evidenziare:
-quando il mercato attraversa una resistenza, quella resistenza diventa un supporto;
-in base a quante volte il prezzo testa un livello di resistenza o di supporto senza oltrepassarlo la resistenza o il supporto vengono considerati più o meno forti.
Le linee di trend sono utilissime per capire se effettuare uno short o un long, purtroppo non sono molto semplici da interpretare.
Nella loro forma base le linee di trend positivo vengono tracciate nei punti passanti per le aree di supporto principali mentre quelle di trend negativo lungo le aree di resistenza.
I punti più alti raggiunti dai supporti vengono chiamati picchi mentre quelli più bassi delle resistenze vengono chiamate valli.
Per creare dei canali bisogna tracciare una linea parallela al trend e farla passare per l'ultimo picco o valle raggiunto dal titolo.
Quando il prezzo colpisce la linea di trend più bassa è un segnale di long mentre quando colpisce la linea più alta si ha invece un segnale di short.
Ricordatevi sempre che è molto pericoloso investire contro il trend.
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